Approvata la legge sul tappo anti rabocco per olio extre vergine di oliva.

Basta bottiglie anonime nei ristoranti grazie alla legge comunitaria 2013 bis.

I ristoratori non potranno più servire ai clienti l'extravergine in contenitori privi di etichetta.

Bandite le oliere prive del tappo antirabbocco in tutti gli esercizi pubblici. Sanzioni pesati per chi bara a tavola. I produttori di olio extravergine mettono a segno un importantissimo punto a favore dell’agricoltura italiana e della tutela del consumatore.

La legge appena approvata alla Camera, oltre a innalzare dal 12 al 20% la percentuale minima di succo d'arancia nelle bibite, introduce anche l'obbligo del tappo antirabbocco per i contenitori di olio extra vergine di oliva serviti in tutti i pubblici esercizi;l’olio extravergine di oliva potrà dunque essere servito solo in bottiglie dotate di tappo antiriempimento e dotate di etichetta, in modo da evitare allungamenti o riempiture con prodotti di qualità inferiore.

Con grande piacere dei consumatori e forse, qualche malumore dei ristoratori, potremo dire dunque addio ai flaconi di vetro o plastica trasparenti, senza etichetta, contenenti un prodotto proveniente chissà da dove e fatto chissà in che modo.

La legge prevede anche sanzioni per chi non userà oliere con tappo antirabbocco che vanno da mille a 8mila euro e la confisca del prodotto. Il comma 2 dell'articolo 7 impone ai ristorantori di presentare l'olio in bottiglie etichettate: "Gli oli di oliva vergini proposti in confezioni nei pubblici esercizi - recita la norma - fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, devono essere presentati in contenitori etichettati conformemente alla normativa vigente, forniti di idoneo dispositivo di chiusura in modo che il contenuto non possa essere modificato senza che la confezione sia aperta o alterata e provvisti di un sistema di protezione che non ne permetta il riutilizzo dopo l’esaurimento del contenuto originale indicato nell’etichetta".

Qualora il prodotto proposto ai clienti sia una miscela di oli comunitari, ossia provenienti da uno o più Stati, l'etichetta dovrà avere anche una più accentuata rilevanza cromatica, così da mettere in guardia il consumatore sulla diversa qualità e composizione merceologica del prodotto.

«Lo stop alle oliere truccate nei locali pubblici salvaguarda un prodotto base della dieta mediterranea come l’olio di oliva che offre – commenta Coldiretti – un contributo determinante alla salute dei cittadini e rappresenta una realtà produttiva da primato nazionale con ben cinque prodotti a denominazione. L’obbligo del tappo antirabbocco contribuirà ad evitare frodi ed inganni nei pubblici esercizi».

Anche la Cia esprime soddisfazione: "Una bottiglia d'olio extravergine su 6 in Italia finisce sui tavoli di trattorie, ristoranti e bar - spiega la Cia - ed è necessario chiarirne l'origine, per garantire chiarezza e trasparenza ai cittadini e per tutelare i produttori da falsi e sofisticazioni che scippano ogni anno al made in Italy agroalimentare 1,1 miliardi di euro. 

Con questa misura - ricorda la Cia - si mette fine alle oliere anonime spesso riempite chissà quante volte, magari spacciando per extravergine un prodotto di basso livello. Finalmente viene garantita qualità, autenticità e origine dell'olio messo a disposizione del consumatore finale, ma si protegge anche la sua salute".

Non di meno interesse l’innalzamento dal 12 al 20% della quantità minima di succo nelle bibite a base d’arancia. Un provvedimento che avrà effetti positivi per i consumatori e per il frutteto italiano. «E’ stata sconfitta la lobby delle aranciate senza arance che pretendeva di continuare a vendere acqua come fosse succo – conclude Marcelli – Una decisione che concorre a migliorare concretamente la qualità dell’alimentazione e a ridurre le spese sanitarie dovute alle malattie connesse all’obesità in forte aumento».